Nella
giornata di oggi si terrà
al Comune di Pisa una cerimonia per ringraziare le associazioni che
attivamente si sono impegnate durante l'emergenza Covid-19.
A
premessa del ragionamento che stiamo per fare, vogliamo subito
chiarire un aspetto, siamo grati che l'amministrazione comunale di
Pisa voglia riconoscere a noi, come a tante altre associazioni,
l'impegno profuso in questi mesi di durissima emergenza
sanitaria, divenuta velocemente emergenza sociale.
Nonostante
ciò abbiamo deciso di non prendere parte alla cerimonia. Non
vi è da parte nostra, come rete Arci, alcun tipo di preclusione nei
confronti della giunta Conti, la nostra decisione non ha carattere
ideologico. Abbiamo a cuore le istituzioni democratiche e siamo
ancora più orgogliosi quando queste ci riconoscono un lavoro sul
territorio.
L'aspetto
che però non possiamo trascurare è che nell'affrontare questa
emergenza le associazioni hanno dovuto lavorare molto spesso da sole
e senza un reale affiancamento e sostegno da parte delle istituzioni,
è mancata a più livelli qualsivoglia sinergia. Un'assenza che
abbiamo risolto facendo spesso rete tra di noi, pur mancando
l'attore principale che avrebbe dovuto coordinarci. Di questa
collaborazione con alcune associazioni siamo davvero orgogliosi,
perché ci ha permesso di fare cose davvero importanti, un
patrimonio di umanità e di solidarietà che non deve andare
disperso.
Fin
da subito con i nostri volontari abbiamo portato, in pieno lockdown,
a casa di anziani e non solo, la spesa e i medicinali,
successivamente, quando la quarantena è stata meno stringente,
quando nessuno aveva più voglia di cantare dai balconi, ci siamo
trovati in piena emergenza sociale e le risposte politiche sono state
timide e comunque mai concertate con le associazioni.
A quel punto ci siamo attivati con la nostra rete di circoli e
abbiamo fatto una raccolta alimentare in circa otto circoli Arci
della città di Pisa, raccogliendo una quantità straordinaria di
cibo. In collaborazione con la Caritas e con
l'associazione Oltre il Deserto, coinvolgendo circa sessanta
volontari, abbiamo cominciato ad affrontare la dura crisi economica
che ne è conseguita, arrivando a più di cento famiglie, nuclei
ampi, di quasi trecento persone. Nessuna istituzione ci ha
chiamati, cercati, o altro, siamo rimasti da soli. E da soli
l'abbiamo affrontata.
Da
mesi abbiamo chiesto che la Società della Salute attivasse
l'osservatorio sulle povertà, ma a parte qualche frase di rito, ad
oggi, ancora nulla. Non ci interessano i premi, fanno piacere,
non lo neghiamo, ma avremmo preferito arrivassero a margine di un
lavoro coordinato tra associazioni e istituzioni. Magari a
conclusione di un tavolo tra il Sindaco e le associazioni e gli enti
di terzo settore.
A
questo si aggiunga che da settimane staziona nei cassetti del
Sindaco Conti una lettera a firma Arci in cui chiedevamo un confronto
leale e collaborativo, dove chiedevamo un impegno concreto nei
confronti del mondo del terzo settore e ci mettevamo a
disposizione per programmare insieme attività sociali a sostegno
di anziani, bambini, adolescenti e chiunque viva in condizioni di
marginalità e povertà.
Nessuna
risposta è ancora arrivata.
Sappiamo
bene che alcune accuse che ci muoveranno saranno improntate sul fatto
che la nostra scelta di disertare la cerimonia sia il frutto di un
astio politico nei confronti del colore della giunta Conti.
Abbiamo
idee diverse e non abbiamo mai mancato di dirlo, fa parte della
dialettica democratica, ma da parte nostra non sono mai mancati
spunti di riflessioni e punti programmatici su cui confrontarsi.
L'astio
dunque, se c'è, va ricercato altrove. Sappiamo anche che la frase
che verrà maggiormente utilizzata per minimizzare la nostra scelta è
che "la solidarietà non ha colore politico", è vero, ma
la solidarietà, perché sia davvero possibile, necessita di
azioni concrete che solo chi ha il potere politico per realizzarle
può farlo, e questo potere politico, oggi su Pisa, un colore ce l'ha
e porta con sé una responsabilità nel governo della Città, che
vuol dire confrontarsi con tutti e provare a dare le migliori
risposte possibili ai cittadini.
Riteniamo
quindi che dopo due anni di mandato, a metà corsa, il tempo
delle passerelle sia ampiamente concluso e che sia questo il
momento del confronto concreto perché molto c'è da fare soprattutto
dopo questa terribile emergenza che siamo stati chiamati ad
affrontare. Saremo ben felici, quindi, di ricevere i
ringraziamenti direttamente dal Sindaco, ma dopo un confronto onesto
e rispettoso, che parli del lavoro fatto, ma soprattutto di
quello che deve ancora essere messo in campo. Da parte nostra c'è
la piena e totale disponibilità, ci chiediamo se ci sia anche parte
del Sindaco.
Arci
Comitato di Pisa